SAINT SEIYA CHRONICLES:
FIRST BLOOD

CAPITOLO F.07
CATABASI (seconda parte)


 
Meikai. Giudecca.
Sofane e Callimaco, sdraiati su due lettini, riprendono gradualmente i sensi, risvegliati da una mano gentile che terge loro le braccia e il viso e pulisce le loro ferite.
Hades (nel suo corpo umano): Grazie, cara, ora lasciaci soli. Io e questi signori dobbiamo parlare.
Sofane riapre gli occhi intravedendo una figura femminile scomparire dietro una spessa tenda.
Sofane: Ma quella… quella donna non sarà mica…?
Rhadamanthys: Fate silenzio, se non interpellati. Siete al cospetto del signor Hades in persona.
Callimaco: H-Hades…
Hades: Tranquillo, Rhadamanthys, è tutto a posto. Anzi, mi devo scusare con i nostri ospiti. Gentili ospiti, mi ha riferito Rhadamanthys che il vostro arrivo è stato un po’ movimentato. Purtroppo i nostri soldati non sono molto avvezzi alle visite da parte dei vivi e non sanno mai bene come comportarsi. Ma ditemi… ditemi pure il motivo della vostra visita. Purtroppo devo farvi un po’ di premura perché qui negli Inferi siamo ancora a corto di personale e devo tornare quanto prima a occuparmi in prima persona dello smistamento delle anime insieme al mio fido segretario. Dovete sapere che teniamo molto ai nostri mortacci.
Callimaco: Signor Hades, credo sia al corrente del fatto che il suo alleato Ares ha dichiarato guerra all’esercito di Athena…
Hades: Ares… Ha sempre voglia di divertirsi, quello. Sono sicuro che non ha brutte intenzioni, suvvia. Se lo conosceste bene come lo conosco io, sapreste che il mio caro nipote ha parecchi lati positivi e che bisogna solo saperlo prendere per il verso giusto.
Callimaco: N-non ne dubito. Ma, vede, qui stiamo parlando del dio della guerra e delle peggio barbarie e gira voce di un suo qualche coinvolgimento nella vicenda, signor Hades, anche solo per avergli permesso di tornare sulla terra. Non crede che l’altra sua nipote possa averne un poco a male?
Hades: Ah, la cara Athena, da quanto tempo non la vedo. Come sta? Tutto bene?
Callimaco: Di-diciamo di sì…
Sofane: Ecco, vede, noi pensiamo che per equilibrare il piatto della bilancia dovrebbe fornire un aiuto anche al nostro esercito, permettendoci di riportare nel regno dei vivi la Sacra Argo, la Nave della Speranza che già in epoca passata ha combattuto a fianco dei Saint.
Hades: Tutto qui? Rivolete veramente indietro soltanto quel trabiccolo?
Rhadamanthys: Signore, mi permette due parole in privato?
Hades: Rhadamanthys, non mi sembra molto educato nei confronti dei nostri ospiti…
Rhadamanthys: Si tratta giusto di un minuto, signore.
Hades e Rhadamanthys si appartano per qualche secondo.
Sofane: Mmmhhh… Ho un brutto presentimento.
Callimaco: Abbi fiducia, come ti ho già detto vedrai che troveremo una soluzione pacifica.
Sofane: Non mi pare che finora sia stata molto pacificia…
Hades e Rhadamanthys ritornano.
Hades: Bene. Ho sentito i suggerimenti del mio subalterno e mi sono sembrati più che accettabili. Le condizioni sono molto semplici. Per riportare indietro la nave verrete sottoposti a una piccola e innocua prova. La vostra nave viaggerà sulle acque dell’Acheronte, sospinta da una corrente che vi porterà dritti alla luce del sole. Voi dovrete stare semplicemente sulla prora e tenere lo sguardo in avanti. Se, per qualsiasi motivo vi volterete indietro, la vostra missione si considererà fallita e dovrete rinunciare alla nave. Tutto chiaro?
Sofane: S-sì…
Hades: Rhadamanthys, mi spieghi che senso ha questa prova? Mi sembra fin troppo semplice. Tanto vale lasciarli andare con la loro nave e basta, no?
Rhadamanthys: Semplice formalità, mio signore. Un piccolo segno di fiducia nei vostri confronti.
Hades: Sarà…
 
Poco dopo, i due Saint stanno veleggiando su una decrepita Argo sulle acque dell’Acheronte. Come da accordi, Sofane e Callimaco sono sulla prua, tenendo lo sguardo fisso in avanti. Sulla cima di un dirupo, Rhadamanthys li osserva dall’alto.
Rhadamanthys (osservando dall’alto, tra sé e sé): Uccidervi non sarebbe stato sufficiente per placare la mia sete di vendetta. Morirete soffrendo come i cani che siete, sentendovi suggere dal corpo il vostro stesso sangue stilla dopo stilla.
Sofane: Preparati al peggio, Callimaco. Qui gatta ci cova.
Callimaco: Basta con questo pessimismo. Sei peggio di Giasone. Vedrai che tra poco saremo a casa sani e salvi con la nostra nav… Cos…?! UARGH!!!
Un robusto ramo si avvolge intorno alla vita di Callimaco e lo trascina nella stiva della Argo.
Sofane (senza voltarsi): CALLIMACO, COSA SUCCEDE?
Callimaco: UAARGH!!! NON PREOCCUPARTI PER ME! NON GIRARTI E RESTA NELLA TUA POSIZIONE! LA MISSIONE È PIÙ IMPORTANTE DI OGNI ALTRA COSA!
Sofane: Bene, non potrò voltarmi, ma nulla mi vieta di camminare all’indietro!
Sofane retrocede fino ad arrivare alla bocca della stiva.
Sofane (mantenendo lo sguardo in avanti): CALLIMACO, STAI BENE? RISPONDIMI, DANNAZIONE!
Un altro ramo esce dalla stiva e si avvolge intorno alla caviglia di Sofane. Per un attimo il ramo sembra voler trascinare anche Sofane all’interno della pentecontera, ma poi pare ripensarci. Altri rami fuoriescono dalla stiva e si avvolgono con delicatezza intorno al corpo di Sofane.
Sofane: Questo… questo è troppo! Una scena tentacolosa yaoi è più di quanto possa sopportare! Perdonami, Callimaco, ma non so per quanto potrò resistere ancora prima di voltarmi.
Le punte dei rami si dirigono tutte in direzione dei tagli causati dal Greatest Caution di Rhadamanthys.
Sofane: È il mio sangue che volete? Bene, eccone quanto ne volete.
Sofane con un colpo secco recide il polso della sua mano destra. Tenendo il braccio all’indietro, il Saint porta la ferita aperta al di sopra del boccaporto spalancato. Il sangue cola all’interno della stiva e i rami si ritirano uno dietro l’altro.
Una luce dorata avvolge la nave. Proprio in quel momento la nave raggiunge l’uscita dall’Acheronte e la luce del sole si fonde con il bagliore accecante della nave.
Poco dopo, Sofane e Callimaco si ritrovano distesi sul ponte della Argo, in mare aperto.
Sofane (girandosi verso l’amico): Callimaco, tutto bene?
Callimaco: Sì, per un attimo ho temuto il peggio. Quei rami sembravano avere tutta l’intenzione di spremermi come un’arancia matura. Ce l’abbiamo fatta, Sofane? Abbiamo portato a termine la missione?
Sofane (alzandosi e scrutando il mare): È incredibile! Siamo a neanche due stadi dal Falero. Siamo tornati a casa! Ehi, perché mi guardi in quel modo?
Callimaco: La tua armatura… è cambiata!
Sofane: Hai… hai ragione! E anche la nave! Non solo si è completamente autoriparata, ma ha anche un aspetto completamente diverso. Non è più una pentecontera. Ora sembrerebbe… Sì, è uguale alle nostre triremi. Non sarà stato… il mio sangue?
Callimaco: Il tuo sangue?!
Sofane: Anche la ferita al polso è guarita! Il sangue e il cosmo che ho donato alla Argo devono averla aiutata a rigenerarsi e ad assumere un nuovo aspetto più consono alla nuova epoca, esattamente come accade alle cloth quando evolvono.
Callimaco: Una Argo V2, in pratica…
Sofane: Già…
Callimaco: Amico mio, mettiti al timone e portiamo questa bagnarola fino al porto. Ci aspettano grandi festeggiamenti e abbondante vino resinato una volta messo piede a terra!
Sofane (mettendosi al timone): Andiamo, mia Argo! Bentornata a casa!
La nave Argo, in tutta risposta, emette un urlo stridente.