SAINT SEIYA CHRONICLES:
FIRST BLOOD

CAPITOLO F.06
CATABASI (prima parte)


 
Intanto, a Colono, a nord di Atene, due uomini di imponente stazza, dopo aver attraversato un bosco sacro alle Eumenidi, giungono sul ciglio di un abisso, da cui dipartono dei gradini di bronzo che conducono verso una profonda e tetra oscurità.
Uno dei due, in armatura d’argento molto coprente, porta una enorme ancora d’argento che gli pende dal fianco destro, congiunta a una lunga catena avvolta intorno alla vita. L’altro indossa un mantello sulle spalle e una massiccia armatura dorata con due caratteristiche corna poste ai lati dell’elmo.
Callimaco, Gold Saint del Toro: Siamo certi di quello che vogliamo fare, amico mio?
Sofane, Silver Saint della Nave Argo: Certo che sì. La vendetta di Dario nei confronti di Atene si avvicina sempre più e gira voce che si sia alleato con una divinità molto pericolosa. È nostro dovere, quindi, ricorrere a quante più armi possibili per difendere la nostra città. È giunta l’ora di rispondere al richiamo che da molti anni opprime le mie notti.
Callimaco: Sei certo che laggiù troveremo la mitica Nave Argo, grazie alla quale Giasone e gli Argonauti riuscirono a recuperare la Gold Cloth di Ariete e a salvare lo spazio-tempo? Potrebbe essere solo una leggenda.
Sofane: La mia cloth non è una leggenda, di conseguenza non lo è neanche la Nave Argo.
Callimaco: Voglio dire che la Argo potrebbe trovarsi semplicemente in qualche fondale vicino all’Istmo di Corinto o qualcosa del genere. Nessuno ci assicura né che avesse vita propria come si racconta, né che ora si trovi negli Inferi.
Sofane: Non ci resta che scendere e andare a vedere, non trovi?
Callimaco: Sigh!
Voce dal fondo dell’abisso: Avvertiamo i gentili viaggiatori che sta per partire l’ultimo traghetto di oggi per gli Inferi. Prego affrettarsi!
I due Saint corrono giù per le scale, addentrandosi sempre più nelle tenebrose terre del dio Hades.
Sofane: Ecco, cosa ti dicevo?
Charon di Acheron, della Stella del Cielo di Mezzo: Prego, signori, da questa parte.
Ad attendere i due sulla riva dell’Acheronte vi è lo Specter Caronte, a bordo di una decrepita pentecontera.
Sofane (rivolto a Callimaco, sottovoce): Quel ladro maledetto! Quella è la Argo, non c’è dubbio!
Caronte: Signori, stiamo per partire, affrettatevi, per cortesia!
Sofane: Arriviamo, arriviamo…
I due, facendosi aiutare da Caronte, salgono a bordo.
Caronte: Prego, esibite i vostri biglietti.
Callimaco: Sofane, li hai i biglietti?
Sofane: Biglietti?! Quali biglietti?! Non ho nessun biglietto.
Caronte: Non preoccupatevi, è possibile comprarli a bordo. Se lor signori sono d’accordo, posso accettare come pagamento per un biglietto una di quelle due belle corna dorate.
Callimaco: Una delle corna del mio elmo?! Neanche per idea. Mi servono. Ecco, ho con me due monete d’oro. Possono andare bene?
Caronte (rattristato, prendendo le monete): Sì, vanno bene. Peccato, sarà per la prossima volta.
Callimaco: P-prossima volta?
Caronte: Signori, vi prego di accomodarvi. L’equipaggio (ovvero me medesimo) vi dà il benvenuto a bordo della Argo. Vi auguriamo un viaggio confortevole.
 
Sofane (sottovoce): Callimaco, ma poi li abbiamo i soldi per il viaggio di ritorno?
Callimaco (sottovoce): No, quelli erano tutti i soldi che avevo con me. Dovremo inventarci qualcosa quando sarà il momento o quello ci lascia in chitonoskos…
Sofane: Nessun problema. Ora vado da lui e lo stendo.
Callimaco: Non farlo, Sofane.
Sofane: Perché no? Guarda, è completamente distratto. Dobbiamo approfittarne ora e attaccarlo alle spalle.
Callimaco: Sofane, ricordati che noi siamo solo due Saint al servizio di Athena. La nostra dea e Hades al momento sono in buoni rapporti, è meglio non creare attriti. Parleremo con Hades e troveremo un accordo civile.
Sofane: Come sempre la tua devozione nei confronti di Athena mi lascia allibito. D’accordo, mi fido di te. Troveremo un altro modo di impossessarci di questa nave.
Caronte si gira di scatto verso Sofane e Callimaco.
Sofane: Mmmhh… Mi sa che abbiamo parlato a voce troppo alta…
Caronte lancia il suo remo in direzione dei due Saint. Sofane e Callimaco si mettono in guardia, pronti a parare il colpo. Il remo passa in mezzo ai due e va a colpire qualcosa alle loro spalle. Sofane e Callimaco riescono soltanto a vedere con la coda dell’occhio qualcosa che si ritira fulminea all’interno della stiva.
Caronte: Piccoli inconvenienti del viaggio. Non fateci troppo caso.
Sofane/Callimaco: ???
Sofane e Callimaco vengono portati da Caronte fino all’altra riva dell’Acheronte e lasciati lì.
Caronte (mentre si allontana con la Argo): Vi ringraziamo di aver scelto la nostra nave e speriamo di avervi presto di nuovo come nostri clienti. Io sono il traghettatore dell’inferno, ♫ trallallà, pappappà…♪
Callimaco: Bene, ora non ci resta che raggiungere Hades.
Shilfield di Basilisk, della Stella del Cielo Agile: Dove pensate di andare, voialtri?
Valentine di Harpy, della Stella del Cielo del Pianto: Due vivi che solcano il regno dei morti senza permesso. Questo è inacettabile. Facciamo sparire questi Saint prima che il signor Aiacos e il signor Minos lo vengano a sapere.
Sofane: Callimaco, che facciamo? Ci facciamo pestare?
Callimaco: Ovviamente no. Questa è una situazione diversa rispetto a quella di prima. Non possiamo che difendere la nostra vita e il nostro onore di Saint. Per queste due scartine basterà un mio solo… BRACCIO POSSENTE!!!
Valentine: Non sottovalutarci, Saint. GREED THE LIVE!!!
Valentine dispiega le ali della sua surplice e una pioggia di raggi carichi di cosmo investe Callimaco, respingendo il suo attacco e facendolo volare a terra.
Sofane (chinandosi sul suo amico): Che tecnica spaventosa! Tutto bene, Callimaco?
Callimaco: Tsk! Ci vuole ben altro per impensierirmi.
Valentine: Proviamo quest’altro, allora! SWEET CHOCOLATE!!!
Callimaco: A-ARGH! Spostati, Sofane!
Callimaco allontana Sofane con uno spintone e viene investito da uno stormo di arpie materializzatesi dal nulla. Le arpie prendono a succhiare l’energia vitale del Saint.
Valentine: Uh! Uh! Uh! Non preoccuparti, Saint. Tra poco potrai raggiungere Hades come da tuo proposito. Solo che lo farai da morto!
Callimaco (circondato dalle arpie): M-mi hai stancato. E io che volevo essere gentile perché sono soltanto un ospite. E va bene, se è questo quello che cerchi, eccoti il mio GREAT HORN!!!
Valentine: Cos…?! UAAARGGHHH!!!
La tecnica di Callimaco spazza via tutte le arpie e manda al tappeto Valentine.
Shilfield: Come hai osato?! Ti scaglierò talmente lontano da farti finire in un’altra dimensione!
Callimaco: Se, se… Le solite frasi da spaccone! Non mi sembri proprio il tipo da poteri dimensionali.
Shilfield: ANNIHILATION FLAP!!!
Callimaco: UAAAAH!!!
Callimaco viene scagliato via dal vento generato da Shilfield in modo talmente violento da aprire un passaggio verso un’altra dimensione e caderci dentro.
Sofane: Callimaco, afferra la mia catena!
Sofane lancia la sua ancora attraverso il passaggio dimensionale. L’ancora colpisce Callimaco in pieno viso, ma questi, afferrandosi alla catena, riesce subito dopo a tornare indietro.
Callimaco (perdendo sangue dal naso, un attimo prima di svenire): G-grazie, Sofane!
Callimaco sviene e crolla a terra.
Sofane: Ops!
Shilfield: A quanto pare siamo rimasti in piedi solo noi due. Il tuo nome, se ho capito bene, è Sofane, giusto? Il mio è Shilfield di Basilisk. Preparati, Saint!
Le ali di Shilfield continuano a muoversi, generando un forte vento.
Sofane (inginocchiandosi a terra): Questo vento… Sento le mie membra intorpidirsi… Ecco perché Callimaco è svenuto. Mi sembrava strano che bastasse la mia ancora in pieno viso a far crollare a terra un uomo come lui.
Shilfield: È il veleno del Basilisco. Nessuno è in grado di sopravvivere. Lasciati andare, non hai possibilità di scampo.
Sofane (guardando in direzione di Valentine): Ma, in questo modo, anche il tuo compagno…
Shilfield: Pazienza, sono abituato a rimanere da solo. Non dimenticarti, comunque, che siamo Specter al servizio di Hades. Siamo immortali. Il signor Hades resusciterà Valentine in un attimo.
Sofane (rialzandosi a fatica): Capisco. Però io non posso permettermi di morire. La Argo mi sta aspettando. Attraverso questa armatura ti invoco, dunque, Nave della Speranza. Tu che conservi memoria di tutti coloro che hanno veleggiato insieme a te, dona a me la loro forza. PÉLEKYS TOÚ ANKAÍOU!!!
L’ancora di Sofane viene avvolta da un potentissimo cosmo, prendendo la forma di una gigantesca ascia a doppio taglio. Impugnandola con entrambe le mani, Sofane si avventa su Shilfield per sferrargli un mezzano. Lo Specter dispiega le ali e compie un ampio salto all’indietro.
Sofane: Non mi sfuggirai! VÉLI TOÚ ÝLA!!!
Le braccia dell’ancora si accorciano rientrando su loro stesse, in modo da ricordare la punta di un dardo. L’attacco che segue viene portato a una tale velocità da sembrare una fitta pioggia di frecce. Shilfield, ancora in volo, cerca di proteggersi con le braccia. Nel frattempo Sofane è già sopra di lui, impugnando di nuovo l’ancora con entrambe le mani e pronto a sferrare un fendente mortale.
Sofane: XÍFOS TOÚ PILÉOS!!!
Shilfield, il viso imperlato di sudore, osserva impotente, l’ancora di Sofane calare sul suo viso.
Rhadamanthys di Wyvern, della Stella del Cielo Furioso: GREATEST CAUTION!!!
I due contendenti vengono spazzati via dalla forza impetuosa di un urlo infernale.
Sofane, già stremato a causa del veleno di Shilfield, perde conoscenza. Rhadamanthys prende a schiaffeggiare Valentine per fargli riprendere i sensi.
Valentine: Come…? Cosa…? Chi diavolo saresti tu? Levami subito le mani di…
Rhadamanthys scaraventa lontano Valentine, facendolo ruzzolare tra la polvere.
Shilfield: Come osi interrompere il nostro duello?
Rhadamanthys (prendendo per il collo Shilfield): Il mio nome è Rhadamanthys di Wyvern e sono stato assegnato come Giudice Infernale e comandante di voi due idioti dal signor Hades in persona. Non mi sembra, però, che il signor Hades abbia mai ordinato di dare battaglia nei suoi domini. O sbaglio?
Shilfield (soffocando per la stretta di Rhadamanthys): Chiedo perdono, signore. Io non sapevo… La prego…
Rhadamanthys lascia la presa, facendo cadere a terra Shilfield.
Rhadamanthys: Conosco questi due Saint. Sebbene il mio corpo appartenga al sommo Rhadamanthys, fratello di Minos, la mia anima appartiene alla Stella Infernale che mi ha generato, la Stella del Cielo Furente. Un tempo questa stella era un uomo, un satrapo persiano che ha visto la sua città data alle fiamme senza pietà da un manipolo di soldati ateniesi ed eretriesi. Da quella notte ne uscì orribilmente sfigurato. Tra i comandanti di quella spedizione c’erano proprio questi due. Sono passati sette anni da allora, ma è come se fosse successo ieri.
Valentine (inginocchiandosi e chinando il capo): La capiamo perfettamente, signore. È giusto che sia sua la vendetta nei confronti di questi uomini e che sia lei in persona a togliergli la vita.
Rhadamanthys (tirando un calcio in faccia a Valentine e facendolo di nuovo ruzzolare a terra): A quanto pare non sarà facile insegnarvi la disciplina, razza di idioti. Hades attualmente è in buoni rapporti con Athena, quindi senza un suo preciso ordine non ci è permesso volgere le mani contro questi uomini. È nostro dovere, invece, scortarli presso di lui per sentire le loro richieste.
Shilfield: Quale… quale nobiltà d’animo. Nonostante abbia a portata di mano l’oggetto del suo odio più profondo, è disposto a rinunciare alla vendetta pur di tener fede alle direttive di Hades.
Rhadamanthys: E nei miei confronti esigo da parte vostra lo stesso rispetto che io porto al nostro signore.
Shilfield (avvicinandosi a Sofane e caricandoselo in spalle): Bene, vorrà dire che attenderò con pazienza la prossima occasione per portare a termine questo duello, Sofane…


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NOTE

Traduzione delle tecniche di Sofane che compaiono in questo capitolo:

PÉLEKYS TOÚ ANKAÍOU [πέλεκυς το γκαου] --> Scure di Anceo
VÉLI TOÚ ÝLA [Τ βέλη το λα] --> Frecce di Ila
XÍFOS TOÚ PILÉOS [Τ ξφος το Πηλως] --> Spada di Peleo