SAINT SEIYA CHRONICLES:
SOUL OF BERSERKER

 
NOTE PER LA LETTURA:
La storia che segue è il seguito della maxistoria a bivi intitolata "Saint Seiya Lambda" e contenuta nel terzo volume di "Bronzini Sfigati" (Capitolo 4 della Seconda Stagione).
Per comprendere a pieno le vicende narrate in Saint Seiya Chronicles: Soul of Berserker" è consigliabile leggere sia "Saint Seiya Chronicles: First Blood" (presente in questo stesso sito) sia "Saint Seiya Lambda".
 
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CAPITOLO S.01

 
Soldato: Concludi il tuo racconto, oplita!
Aristodemo, Gold Saint dell’Ariete: Io avrei già concluso, in realtà. Vi ho raccontato tutto quello che so.
Soldato: Beh, non è sufficiente! Vogliamo sapere cosa è successo dopo!
Cecrope, Gold Saint della Bilancia: Basta così, soldato. Continuo io l’interrogatorio.
Soldato: Come lei desidera, signore!
Cecrope: Dunque, Aristocoso…
Aristodemo: Aristodemo
Cecrope: Fa lo stesso. Dunque… pentecontarca… dicci cosa è successo durante la battaglia finale contro le truppe di terra di Serse.
Aristodemo: Come vi ho già raccontato, il tespiese Ditirambo, nonostante le gravi ferite, era riuscito a raggiungere il nostro campo e ad avvertici dell’imminente accerchiamento da parte delle truppe nemiche. Il nostro indomito comandante Leonida decise quindi di non abbandonare la sua posizione, permettendo a chiunque volesse di tornare alle proprie terre…
Cecrope: E così tu non hai partecipato alla battaglia finale preferendo invece fuggirtene con la coda tra le gambe, dico bene?
Aristodemo: Sebbene ora il mio occhio destro sia quasi del tutto guarito, in quel momento ero affetto da una grave cecità che non mi ha permesso di combattere.
Cecrope: Eppure Eurito, pur essendo cieco dalla nascita, ha deciso di rimanere a fianco del suo re…
Aristodemo: Va beh, ma che c’entra? Eurito era il Saint della Vergine. Quelli sono abituati a non usare la vista. I Saint dell’Ariete hanno altre caratteristiche, altri poteri. Ognuno dà il suo contributo come può… se può…
Cecrope: Basta così. Per ora non voglio sentire altro da te, oplita. Abbiamo qui tra noi un sopravvissuto della battaglia finale contro i Berserker. Vieni avanti, Stoltos!
Stelios (avanzando di qualche passo): Stelios
Cecrope: Ilota, raccontaci cosa è successo di preciso dopo il ritiro di Aristodemo e di Pantite ed esponici nel dettaglio in quali condizioni disperate versava il nostro esercito, così ignominiosamente abbandonato da ben due dei suoi pentecontarchi.
Stelios: È stata una carneficina, signore. Una vera e propria mattanza.
Cecrope: Procedi con ordine, soldato.
Stelios: Sì, signore. Una volta accerchiati dai Persiani, l’ex sovrano Demarato ha approfittato del fatto che fossimo ammassati in un così breve spazio per trasportarci insieme ai nostri nemici presso la Bocca dell’Inferno. Subito dopo, le truppe di Ares si sono trasformate in mostri spaventosi che con i loro denti aguzzi hanno letteralmente divorato i nostri uomini. Di fronte a un simile scenario, persino il sangue freddo degli Spartani è venuto meno e ne è seguito un caos generale. Sia gli Hippeis che i loro alleati tespiesi e tebani cercavano di salvarsi come potevano, correndo in ogni direzione. L’ultima cosa che ricordo è la morte di Eurito, dilaniato da un gruppo di Berserker giganteschi. Subito dopo, qualcuno deve avermi colpito alle spalle, perché ho perso i sensi e quando mi sono risvegliato ero di nuovo al Passo delle Termopili, circondato soltanto dalle mosche e dalla morte.
Cecrope: Hai ascoltato il racconto dell’ilota, oplita? Come ti dichiari?
Aristodemo: Provo vergogna per non essere potuto restare a fianco del mio re in un simile frangente, ma nondimeno mi dichiaro innocente, signore. Che la dea Athena mi condanni e mi infligga pure il suo castigo divino se sono in errore o se sono stato spergiuro in qualcuna delle mie parole.
Cecrope: Cedo la parola all’unico e solo Grande Sacerdote di Athena, Astrabaco.
Astrabaco: Grazie, Cecrope. In questa solenne giornata, in cui noi tutti ci siamo radunati presso l’Istmo di Corinto per premiare chi meglio si è distinto nella battaglia di Salamina, approfitteremo dunque per giudicare anche le sorti di coloro che sono stati accusati di non essere stati all’altezza del loro compito. Vorrei ricordare, però, a tutti i presenti, che in questo periodo di crisi, e dopo il suicidio di Pantite, non possiamo permetterci di perdere altri soldati. I Berserker, muovendo dalla Tessaglia, hanno occupato l’Attica per la seconda volta, incendiando e distruggendo tutto ciò che hanno incontrato lungo il loro cammino. Mi è giunta voce che non solo l’Acropoli di Atene, ma persino il tempio di Demetra a Eleusi è stato dato alle fiamme. Sentenzio, quindi, che Aristodemo mantenga il suo ruolo di oplita tra le file spartane, ma lascio ai Saint suoi parigrado il compito di decidere se egli sia ancora meritevole di indossare la sua Gold Cloth. In quanto a Stelios, credo siamo tutti d’accordo di non poterlo biasimare per essere sopravvissuto ai tragici eventi che hanno colpito Leonida e i suoi uomini. Inoltre, siccome Aristodemo è rimasto senza ilota, egli potrà essere il suo nuovo aiutante sul campo di battaglia.
Cecrope: Se posso dire la mia, Grande Sacerdote, proprio perché non possiamo attribuire alcuna colpa a Stelios, non credo neppure che egli si meriti di stare a fianco di Aristodemo, indipendentemente da come questi sarà giudicato dagli altri Gold Saint.
Astrabaco: Dici bene, Cecrope. Mi chiedo, però, dove potremmo collocarlo…
Santippo, Silver Saint della Vela: Grande Sacerdote, se mi è permesso, vorrei esprimere il desiderio di avere tra le mie file un così nobile soldato. Come tutti ben sanno, a me e al Re Leotichide è stato dato il compito di riorganizzare e guidare la flotta greca in vista delle future battaglie contro le navi persiane. Ebbene, se Re Leotichide è d’accordo, io propongo che Stelios possa far parte del nostro equipaggio.
Astrabaco: Leotichide, cosa ne pensi?
Leotichide, Gold Saint del Cancro, si limita a fare spallucce.
Astrabaco (dopo qualche secondo di riflessione): Dato che un posto vale l’altro, lasceremo la scelta allo stesso Stelios. Ilota, dove preferisci militare? Tra le truppe di terra, a fianco di Aristodemo, o sul ponte di una nave, nella flotta di Santippo e di Leotichide?
Stelios: Io… non saprei… Potrei avere qualche secondo per pensarci?
Astrabaco: Nessun problema. Intanto che rifletti, chiamo a raccolta coloro che esprimeranno il proprio voto sulle sorti di Aristodemo. Ognuno potrà, secondo proprio giudizio, depositare lo psēphoi che riterrà più opportuno all’interno della Pandora Box di Stelios, che per comodità useremo qui come urna di bronzo. Vorrei aggiungere che sono state proprio le vicende di Pantite e Aristodemo a farmi riflettere sul modo in cui abbiamo sempre assegnato le cloth. Sebbene, quindi, alcune armature siano state di recente vinte durante i Giochi, ho deciso qualche giorno fa, di ridistribuirle a chi nel tempo si è dimostrato tra i più valorosi o secondo altre necessità per noi impellenti. Mentre chiamo a raccolta, uno a uno, i votanti di questo Areopago un po’ improvvisato, presenterò al popolo della Grecia qui riunito gli attuali membri della più alta casta militare del Santuario. Per primo chiamerò a votare proprio colui che è stato giudicato il più coraggioso durante la battaglia di Salamina, Aminia di Atene. Io stesso, insieme a Cecrope, ci siamo adoperati per donare il nostro sangue di Gold Saint per la ricostruzione della sua nuova armatura, la Gold Cloth del Toro. Aminia, il tuo valore è reso ancora più palese dal tuo desiderio di continuare a combattere in prima linea nonostante tu abbia perso il braccio destro durante il conflitto. Onore a te, Aminia!
Aminia (avvicinandosi per dare il suo voto): La ringrazio, Grande Sacerdote. Ho fatto solo il mio dovere.
Astrabaco: Chiamiamo al voto anche Pausania, nuovo Gold Saint del Leone e reggente del secondo trono di Sparta in luogo di Plistarco, che pur avendo il grande onore di essere figlio di Leonida, è purtroppo ancora troppo giovane per regnare. Su, Pausania, cosa aspetti? Vieni avanti!
Pausania: …
Sulle spalle di Pausania è aggrappato un bebè completamente nudo e con un ciuccio in bocca che, notando l’incertezza del Gold Saint, gli tira uno scappellotto. Pausania si decide quindi a raggiungere la Pandora Box e vi infila dentro lo psēphoi che gli passa il bebè.
Astrabaco: Chiamo poi a votare colui che di Aminia è fratello di sangue e che oltre alle abilità militari, ha anche un discreto seguito come scrittore. Nonostante fosse ritenuto un tempo un mediocre soldato, egli ha saputo distinguersi durante la battaglia di Maratona, caricando su di sé l’eredità di un secondo fratello, Cinegiro, ahimè, caduto sul campo. Da allora è sempre stato una colonna portante del nostro esercito. Giungi quindi a dare il tuo voto, Eschilo dello Scorpione!
Eschilo: Eccomi a voi, Grande Sacerdote!
Astrabaco: Proseguiamo con colui che non credo necessiti di grandi presentazioni, essendo Gold Saint del Cancro da un buon decennio, ovvero da quando è succeduto al trono di quel traditore di Demarato. Salutiamo e chiamiamo al voto Leotichide, Re di Sparta e anche nuovo comandante della flotta spartana, in sostituzione dello scomparso Euribiade.
Leotichide (infilando il suo psēphoi nella Pandora Box): Ecco qua…
Astrabaco: Passiamo dunque a colui che voi tutti conoscevate come il Silver Saint del Corvo, il massacratore di Persiani. Salutiamo e chiamiamo al voto Ditirambo, nuovo Gold Saint della Vergine.
Ditirambo porta il suo voto all’urna senza emettere una parola. Il suo passaggio è acclamato con particolare enfasi da tutto l’esercito.
Astrabaco: Sulla nuova Gold Saint dei Gemelli non c’è molto da dire, poiché la sua identità è avvolta nel mistero. Essendosi distinta ai Giochi, a quanto si racconta, in maniera a dir poco eccezionale, nel suo caso non ce la siamo sentita di riassegnare a qualcun altro l’Armatura da lei vinta. Chiamiamo al voto quindi… la Gold Saint dei Gemelli!
Come Ditirambo, anche la Gold Saint dei Gemelli si avvicina all’urna in silenzio. Il volto della guerriera è coperto da una maschera.
Astrabaco: Proseguiamo con un’altra new entry, un altro guerriero spartano noto come Amonfareto del Sagittario.
Amonfareto (battendosi il pugno sul petto): Con grande orgoglio e riconoscenza verso il Grande Sacerdote e il popolo Ellenico tutto, mi appresto a dare il mio contributo in questa solenne e importante votazione che spero declassi un ignobile personaggio che ho vergogna a definire come mio commilitone e come mio concittadino.
Astrabaco: Ehmmm… Il voto sarebbe segreto… Vabbe’, andiamo avanti… Tocca, tocca a… Ah, sì! Lampone, figlio di Pitea, egineta, nuovo Gold Saint del Capricorno.
Lampone (inespressivo e con voce monotona): Eccomi. Ecco il mio voto.
Temistocle: Ci risiamo…
Astrabaco: Temistocle dell’Acquario, fossi in te non farei tanto il superiore. Ricordo che il tuo ruolo di stratega e il comando della flotta ateniese sono stati ceduti a Santippo della Vela a causa di una serie di accuse nei tuoi riguardi. Si dice che tu sia diventato fin troppo avido.
Temistocle: Sono solo voci, mio Pope. Non ci sono prove.
Astrabaco: Ne riparleremo in un’altra occasione. Ora dai il tuo voto… e dia il suo voto anche il bellissimo e abilissimo Callicrate di Sparta, nuovo Gold Saint dei Pesci.
Callicrate: Grazie, Sua Eccellenza!
Astrabaco (avviandosi verso la Pandora Box di Stelios): Per concludere anch’io, Astrabaco, Grande Sacerdote ed ex Gold Saint dell’Ariete, darò il mio voto, e lo darà Cecrope, Gold Saint della Bilancia, antico primo Grande Sacerdote di Atene e giudice della contesa tra Athena e Poseidone al termine della prima Guerra Sacra che la storia ricordi.
 
Durante tutto il corso della votazione, Stelios ha il tempo di scegliere se diventare l’ilota di Aristodemo o se imbarcarsi nella flotta. Nel caso la sua decisione si rivelasse quella sbagliata, egli sa che potrà contare sul sacchettino donatogli da Ban durante la marcia verso il Passo delle Termopili. Stelios ricorda bene il momento in cui il Saint del Leone Minore gli affidò una parte delle sue Sabbie del Tempo…
 
Flashback!
Artemis del Toro, detto “il Capitano” (tirando un pugno in testa a Stelios): Ehi, voi! Facciamo un po’ di silenzio!
Stelios: Ma io che c’entro?
Artemis: Chiacchierate di meno e sgambettate di più. E la cosa vale anche per te, Talos. Vedi di non farci rallentare con quella zampetta malandata, intesi? Ehi, ma sbaglio o il leoncino zoppica perfino più del lupo? È proprio vero che a camminare con lo zoppo…
Tisia: Non… non è niente, Sua Vice-Maestà, ha soltanto calpestato una grossa spina. Adesso gli passa. Non è vero, Ban?
Ban: Lionet! Lionet Bomber!
Artemis: Sarà… Datevi una mossa o prendo seri provvedimenti!
Stelios: Psst! Ban, brutto idiota! Se qualcuno viene a sapere che fai il difficile solo perché hai i piedi pieni di vesciche, ti scuoiano vivo. Ma che hai? Sembra che sia la prima volta che marci per qualche migliaio di stadi!
Ban: Lionet… Lionet… Bomber…
Stelios (sottovoce): Facciamo una bella cosa. È da quando abbiamo iniziato a marciare che noto che cerchi di nascondere tra i vestiti uno strano sacchetto. Se mi dai un po’ di quella roba, prometto che non ti denuncio ai superiori.
Ban (sottovoce): Lionet… Lionet Bomber…
Stelios (sottovoce): Cosa?! Mi stai prendendo in giro?
Ban (sottovoce): Bomber!
Stelios: Questa polvere servirebbe a viaggiare nel tempo?!
Ban (sottovoce): Lionet Bomber Bomber Bomber!!!
Stelios: Beh, grazie allora per dividerla con me!
Ban (sottovoce): Lionet Bomber…
Stelios (sottovoce): Una condizione? Quale condizione?
Tisia: Cosa state confabulando voi due? Smettetela di agitarvi o verremo rimproverati di nuovo!
Ban prende dalla tasca un foglio di carta e una penna, scrive velocemente un messaggio e lo passa a Stelios.
Stelios: Wow, che incredibile strumento di scrittura! Comunque accetto ogni condizione. Dopo leggo il tuo foglietto!
Ban: Lionet Bomber! Bomber! Bomber!
Stelios: Vai tranquillo, non lo perderò. Se dici che è importante ti credo.
 
Astrabaco: La votazione è conclusa. Gli psēphoi che indicano Aristodemo come colpevole delle accuse a lui rivolte risultano in numero maggiore rispetto agli psēphoi che lo vogliono innocente. Dichiaro quindi che Aristodemo sia privato della sua Gold Cloth. Approfitto quindi di questa occasione per annunciare il mio ritorno sul campo di battaglia a fianco dell’esercito regolare. In quanto ex Gold Saint dell’Ariete, tornerò a indossare la mia vecchia armatura, ora priva di un padrone. Come ho già detto, in questo periodo di crisi è bene che siano disponibili quante più forze possibili per debellare fino in fondo l’esercito persiano. Concludiamo, infine, con l’ultima questione ancora in sospeso. Stelios, hai raggiunto una decisione?
Stelios: Sì, mio Pope.
Astrabaco: Ebbene, combatterai per terra o per mare?
Prima di rispondere, Stelios dà ancora una volta un’occhiata al biglietto che diversi mesi fa gli ha lasciato Ban.
Il biglietto, oltre alle istruzioni su come usare le Sabbie del Tempo, reca in fondo il seguente messaggio, aggiunto a penna da Ban: Non sprecare tutta la Sabbia e quando hai finito di divertirti raggiungimi alla proclamazione del Rex Mundi…
Stelios: Sigh! Ma che cavolo significa?
 
a) Se Stelios decide di unirsi all’esercito di terra, vai a S.10
 
b) Se Stelios decide di unirsi all’equipaggio della flotta, vai a S.18
 
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NOTE

- Unico e solo Grande Sacerdote di Athena --> Se ricordate, in “First Blood” e in “Lambda” il potere del Santuario era in gran segreto in mano ai cinque Efori di Sparta, dietro le cui identità si celavano cinque antichi personaggi della storia di Grecia. Durante le vicende di “Saint Seiya Lambda” ben tre dei cinque Efori hanno perso la vita e in 2x4.38 (Stagione 2 - Capitolo 4.38) Cecrope sostiene che sia Astrabaco la persona più adatta a mantenere, da sola, il ruolo di Grande Sacerdote.
 
- Di Aminia, giudicato come il più valoroso in assoluto durante la battaglia di Salamina, ne parla il Diodoro Siculo (XI, 27), in contrasto con Erodoto che racconta invece che all’Istmo votarono tutti per se stessi per la prima posizione e per Temistocle per la seconda.
Alcune fonti narrano poi che Aminia perse la mano destra durante la battaglia di Salamina (qualcuno riporta erroneamente che la perse a Maratona). Gli storici non ci dicono di preciso come ciò avvenne, ma ci raccontano di come lui abbia dato inizio alla battaglia navale (vedi ad esempio Erodoto, VIII, 93, 1). In Lambda (4.42) ho approfittato di quell'episodio per inserire anche la perdita dell'estremità. Per enfatizzare il fatto che il personaggio diventi un Saint del Toro senza una delle proprie “corna”, nel mio racconto ho preferito però fargli perdere l’intero braccio destro.
 
- Ovviamente questa storia prende come punto di riferimento principale il percorso di scelte in Lambda che porta alla conquista da parte di Ban dello Scettro di Nike. In tale percorso non vengono mostrati gli avvenimenti di Salamina (presenti invece in altri percorsi), ma lascio presupporre che essi siano andati all’incirca nello stesso modo in cui vengono mostrati nei percorsi in cui il Saint del Leone Minore affronta la battaglia finale a fianco di Euribiade. Si presuppone, quindi, che Euribiade, anche senza Ban, abbia perso in ogni caso il controllo della Nave della Speranza e si sia schiantato sulla nave in fuga di Adimanto come mostrato in 2x4.53. Che fine hanno fatto Adimanto e Euribiade? Lo scopriremo presto. C’è da precisare che Euribiade, mentre qui viene dato per disperso, secondo quanto narrato dagli storici, è invece ancora presente tra le fila Spartane. Corrisponde però al vero che il comando della flotta sia passato da lui a Leotichide. Quest’ultimo non verrà però definito “navarca”, essendo questa una carica da cui i re e i reggenti erano esclusi.
 
- Dell’avidità di Temistocle vi sono tracce sia in Lambda che in First Blood ed è un aspetto del suo carattere spesso sottolineato anche dagli storici. Della rimozione di Temistocle dalla carica di stratega ne parla il Diodoro Siculo (XI, 27). Presumibilmente Temistocle è rimasto attivo militarmente anche nelle battaglie successive a quella di Salamina, ma non ci viene raccontato niente di preciso dagli storici. Tutto quello che lo riguarderà da qui in poi sarà quindi per lo più frutto di invenzione.
 
- Come avrete notato, tutto questo primo capitolo riprende il racconto di Aristodemo all’inizio di Lambda.
In Lambda ho lasciato che si pensasse che Aristodemo stesse raccontando le gesta di Leonida e dei trecento spartani circondato da un amichevole gruppo di concittadini spartani, come avviene nel fumetto di Frank Miller (nel fumetto e nel film “300”, il personaggio di Aristodemo è stato rinominato Delios, ma sempre di lui si tratta…).
In questo capitolo scopriamo invece che, in maniera lievemente più in linea con i fatti storici, Aristodemo viene giudicato con disprezzo dai suoi compagni per aver abbandonato il suo re.
Il processo ad Aristodemo è, ovviamente, mia invenzione, e per alcuni dettagli mi sono vagamente ispirato al processo presente nell’Orestea di Eschilo (dodici giudici, urna di bronzo, psēphoi per votare, giuramento agli déi riguardo la propria innocenza…). Come ho scritto nel racconto, il processo è un “Aeropago” un po’ improvvisato (Aeropago ovviamente nel senso di “tribunale” e non del colle), sicuramente non troppo fedele alle fonti storiche. Come però si evince dal testo di Erodoto, alcune assemblee devono essere state organizzate anche al di fuori di Atene in circostanze particolari (Erodoto, IX, 5). Ho pensato che i dodici giudici più adatti per Aristodemo sarebbero potuti esseri i Gold Saint stessi.