SAINT SEIYA CHRONICLES:
SOUL OF BERSERKER

 

CAPITOLO S.38

 
Dalla penombra emerge una figura rivestita di una lucente armatura dorata.
Ianeira: Ma quella… quella è…
Demetra: Eccomi a voi, figli miei. È giunto il tempo del… di raccogliere ciò che è stato seminato! Wow, questa è ancora meglio di quella di prima. Applauso, prego!
Quasi tutti i presenti esplodono in uno scrosciante applauso.
Demetra: Basta così! Perialla, perché tu non gioisci per le mie frasi a effetto? Perché indossi una sarkr? Perché hai abbandonato sia me che la divina Athena? Perché?
Perialla: E me lo chiedete?! Essere una Sacerdotessa per me ha significato solo essere una marionetta dei Saint per quasi diciassette anni. Dov’era Demetra dalle belle chiome, dea veneranda delle splendide messi e dalla spada d’oro, durante i lunghi soprusi di Cleomene? Dov’era Pallade Athena, gloriosa dea glaucopide, ingegnosa, intrepida signora dell’acropoli, durante le angherie e le prepotenze di Cobone? Dov’eravate mentre una vostra servitrice supplicava il vostro aiuto e la vostra clemenza?
Demetra: È vendetta quella che cerchi, figlia mia? Credi di essere l’unica tra i presenti ad avere sofferto nella vita? Hai perso la tua libertà, è vero, ma pensi forse che Ditirambo non abbia perso un padre, dei compagni fedeli, un luogo che possa chiamare casa? Pensi forse che Eschilo non abbia perso l’occasione di vivere una giovinezza piena a causa della ferita alla schiena, che non abbia perso un fratello e quella che considerava un’amica e una maestra? Pensi forse che Ianeira non abbia dato tutta se stessa per cercare una sorella e ritrovare la propria via? Pensi che la tua vita sia stata una menzogna, ma non comprendi di aver gettato via una maschera solo per indossarne un’altra? Durante la guerra sono molte le persone costrette a subire gravi perdite e umiliazioni, ma voi quattro, grazie alla conoscenza di cui vi ho fatto dono, avevate tutti gli strumenti che vi necessitavano per comprendere appieno il significato delle prove che stavate affrontando. Altro non vi serviva per raggiungere la pace e, grazie alle mie parole tu, Ditirambo, tu, Eschilo e tu, Ianeira, avete trovato il vostro equilibrio interiore, avete raggiunto il settimo senso e siete assurti al ruolo di Gold Saint di Athena, come era nel vostro destino di guerrieri e di spiriti illuminati. Da parte mia non ho mai chiesto a nessuno, né tantomeno a voi, di lottare come miei generali, in quanto ho da sempre riposto fiducia nel mondo nuovo voluto da Athena, un mondo dove ogni dio ha un suo regno da amministrare e nel quale esprimersi, che esso sia il ciclo delle stagioni, l’amore, l’ingegneria o perfino la guerra nelle sue molteplici forme. Ora però, non posso più restare a guardare con le mani in mano. Non dopo che il mio tempio in Eleusi è stato dato alle fiamme. Fino a questo punto si sono spinti i Berserker durante la loro seconda invasione dell’Attica! Ora non posso più starmene con le mani in mano. Ho già liberato i Saint presenti in questo palazzo dall’influsso dell’Armata del Terrore. Ora libererò anche i Saint che resistono all’esterno del tempio!
Una nube di polvere prende a vorticare intorno a Demetra. Dopo pochi secondi, come un fiume in piena, la nube si getta lungo i corridoi verso l’uscita del tempio, attraversando senza problemi il labirinto di Gemini.
Perialla: N-no, dannazione…
Demetra: Ditirambo, Ianeira, Eschilo. Durante i precedenti scontri le vostre Gold Cloth sono andate distrutte, ma non crucciatevi. Voi tre che siete stati il cuore pulsante del tempio di Eleusi, ricevete ora queste tre horai e solo per oggi diventate miei generali!
All’interno della sala si generano altri tre turbini di polvere, dai quali fuoriescono tre armature.
Demetra: Ditirambo, ricevi la hora di Astrea, che presiede alla purezza e alla giustizia. Ianeira, ricevi la hora di Eunomia, che protegge chi ha fiducia nella patria e nelle sue leggi. Eschilo, ricevi la hora di Eirene, che guida alla pace.
Gli ultimi frammenti di Gold Cloth si staccano dal corpo dei tre Saint e al loro posto si posizionano i componenti delle horai di Demetra.
Demetra: Come già sapete, figli miei, questo pianeta è percorso da linee di forza che lo attraversano al pari di un sistema circolatorio umano ed è grazie a esse e alla mia intercessione che oggi vi siete riuniti qui al mio cospetto. Ora dovrò salutarvi per fornire altrove il mio aiuto, trasferendomi in un altro mio santuario che, al pari di questo, sorge su un punto di congiunzione energetica e verso il quale la flotta greca di Leotichide e quella dei Persiani stanno convergendo per affrontarsi. Addio, figli miei. Fate i bravi.
Demetra si dirige verso il fondo di un corridoio.
Perialla: Mi lasci andare così, Grande Madre?
Demetra (fermandosi e voltando il capo): Perialla, purtroppo considero anche te come una figlia e, se non sbaglio, hai poc’anzi espresso tra le righe il desiderio di poter vivere libera, senza che più nessuno ti dica cosa fare o non fare. O sbaglio?
Perialla: È così.
Demetra: Allora fai pure le tue scelte e sii pienamente responsabile per ognuna di esse. È giusto che a un certo punto ai figli sia concesso di percorrere la propria strada. Io quindi ti lascio andare, Perialla. A me non devi più nulla.
Demetra scompare nella penombra.
Stelios: Lievemente passivo-aggressiva, la dea…
Eschilo: Queste armature sono incredibili! Sprigionano una potenza nettamente superiore a quella di una Gold Cloth!
Ianeira: Voi due andate a dar man forte agli altri. Qui ci penso io. Aprirò per pochi istanti un passaggio attraverso il labirinto per farvi uscire da qui. Fate in fretta!
Ditirambo: Ne sei certa? Qui in gioco c’è molto più di una semplice questione familiare. Non puoi permetterti il rischio di perdere di nuovo lo scontro.
Ianeira: Non preoccuparti. Con indosso questa armatura, Perialla non potrà sconfiggermi in alcun modo. Per ogni evenienza, inoltre, potrebbe rimanere il grande eroe delle Termopili a proteggere Mishima.
Stelios: Cos… Stai parlando di me?! U-un attimo…
Eschilo: Riflettiamo. Forse il grande eroe Stelios sarebbe sprecato qui ad attendere l’esito dello scontro tra le due sorelle mentre fuori si svolge un’epica battaglia.
Stelios: Argh!
Ianeira: Stelios, tu cosa ne pensi?
 
a) Se Stelios decide di restare all’interno del tempio di Demetra, vai a S.14
 
b) Se Stelios decide di ritornare da Pausania e gli altri, vai a S.22
 
c) Se Stelios ne approfitta per chiedere ai presenti se sanno dove si svolge la proclamazione del Rex Mundi, vai a S.07

 
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NOTE

- "Demetra dalle belle chiome, dea veneranda, dea delle splendidi messi e dalla spada d’oro" --> espressioni presenti nei primi versi dell’Inno a Demetra di Omero
"Pallade Athena,  gloriosa dea glaucopide, ingegnosa, intrepida signora dell’acropoli" --> epressioni presenti nei primi versi dell’Inno ad Athena di Omero.
Nell’elogiare la loro magnificenza e il loro potere, Perialla vuole essere chiaramente ironica, dal momento che per lei si sono dimostrate del tutto inutili.
 
- "non comprendi di aver gettato via una maschera solo per indossarne un’altra?" --> Alla nostra Demetra piacciono le metafore. Oltre al significato più profondo, però, la frase fa riferimento al fatto che l’ultima volta che abbiamo visto Perialla (alla fine del capitolo F.15 di “First Blood”), l’abbiamo vista gettare via la sua maschera di Silver Saint e non appena la rivediamo in questa storia, indossa di nuovo una maschera che le copre il volto, in qualità, stavolta, di Amazzone Berserker.
 
- "grazie alla conoscenza di cui vi ho fatto dono" --> i misteri eleusini
 
- "il mio tempio in Eleusi è stato dato alle fiamme" --> che i Persiani abbiano incendiato il tempio di Eleusi ne fa menzione Erodoto (Erodoto IX, 65). Dal passo non è chiaro se tale incendio sia avvenuto durante la seconda occupazione dell’Attica, ma credo si possa probabilmente interpretare così.
Nel brano si dice inoltre che durante gli scontri nessun Persiano è entrato nel tempio, mentre invece io ne ho fatti entrare due (due che tecnicamente non sono Persiani, però fanno parte del loro esercito).
 
- Una nube di polvere prende a vorticare intorno a Demetra. --> Poco prima della battaglia di Salamina, durante la prima occupazione dell’Attica, Erodoto racconta di come una gigantesca nube di polvere si fosse sollevata da Eleusi per dirigersi verso le acque di Salamina. Tale nube era segno che Demetra vegliava sull’esercito greco e che presto la flotta di Serse sarebbe stata sconfitta. Ad assistere al portento furono Demarato e un altro greco che militava tra i Persiani. (Erodoto, VIII, 65).
Dato che l’ex Re spartano è spesso al centro delle mie storie, sarebbe stato carino riportare anche questo episodio, se non fosse che in “Lambda” c’era già abbastanza carne al fuoco, senza mettere in mezzo anche Demetra.
 
- "ricevete ora queste tre horai e solo per oggi diventate miei generali!" --> Essendo Demetra dea, tra le altre cose, del susseguirsi delle stagioni, ho voluto chiamare horai le armature dei suoi tre generali. “Horai” significa, per l'appunto, “stagioni” ed è anche il nome di tre divinità che presiedono a tali stagioni.
Come mai tre stagioni e non quattro? Perché il mito di Demetra e Proserpina è nato in un periodo in cui la suddivisione dell’anno era di sole tre stagioni. Non a caso, nel mito, Persefone è costretta a rimanere negli Inferi insieme al suo sposo per un terzo dell’anno (Inverno), mentre per gli altri due terzi la natura riprende vita, celebrando l’unione di madre e figlia.
Piccola parentesi. Su internet si trova spesso anche una versione della storia che parla di quattro stagioni (in tal caso Persefone deve restare nell’Ade per metà anno). Io mi rifaccio alla storia come raccontata da Omero nell’Inno a Demetra. L’altra ignoro che versione sia.
 
Le divinità Horai nei miti vengono chiamate con svariati nomi. Di seguito quelli da me scelti…
 
- "Ditirambo, ricevi la hora di Astrea, che presiede alla purezza e alla giustizia." --> Un nome probabilmente più noto di questa hora è Dike, dea della giustizia morale, associata alla costellazione della Bilancia. Dike però è chiamata anche Astrea e, in tal caso è associata alla costellazione della Vergine. Proprio come fece il nostro Ditirambo, la dea Astrea, disgustata dall’umanità, si isolò dal resto del mondo (nel suo caso trasformandosi in  costellazione).
 
- Ianeira, ricevi la hora di Eunomia, che protegge chi ha fiducia nella patria e nelle sue leggi. --> Più correttamente, Eunomia presiede alla “legalità” e al “buon governo”. Ho preferito usare quella formula (che comunque esprime un concetto molto simile) per creare un maggiore parallelismo con il personaggio di Ianeria, che ha scelto di rimanere fedele alla Grecia al posto della sorella.
E, già che ci siamo, eccovi anche il secondo motivo della scelta del nome "Ianeria" per il Gold Saint dei Gemelli. Oltre a iniziare per “i”, come la Integra di Omega, “Ianeira” è anche il nome di un personaggio minore legato al mito di Demetra e Persefone. Nello specifico è una delle Oceanine che coglieva fiori insieme a Persefone quando questa fu rapita da Hades.
 
- "Eschilo, ricevi la hora di Eirene, che presiede alla pace." --> Eschilo nelle nostre storie (vedi in particolare “First Blood”) ha dovuto trovare un equilibrio tra il suo pacifismo e la necessità di scendere in battaglia. È giusto quindi che diventi guerriero della pace. D’altra parte, nella tragedia “I persiani” di Eschilo si possono ritrovare gli stessi ingredienti, segno della sensibilità del poeta: la glorificazione della vittoria dei Greci a Salamina e, allo stesso tempo, gli orrori della guerra che i Persiani hanno dovuto subire a causa delle scelte di Serse.
 
- "Come già sapete, figli miei, questo pianeta è percorso da linee di forza che lo attraversano al pari di un sistema circolatorio umano ed è grazie a esse e alla mia intercessione che oggi vi siete riuniti qui al mio cospetto." --> Una prima descrizione di queste linee di forza era presente in “First Blood” nel capitolo F.12 (per bocca di Crio), legandosi poi ad un altro spiegone di Ares nel capitolo F.16.
 
- "Ora dovrò salutarvi per fornire altrove il mio aiuto, trasferendomi in un altro mio santuario che, al pari di questo, sorge su un punto di congiunzione energetica" --> Erodoto, nel suo resoconto delle guerre persiane, ci tiene a sottolineare che sia la battaglia di Platea che quella di Micale avvennero nei pressi di un tempio di Demetra Eleusina (vedi soprattutto Erodoto IX, 101). Altra coincidenza che ho notato è, in entrambi i casi, il grande tentennamento ad attaccare da parte delle forze greche. Ecco quindi che, nella nostra fanfic saintseiyana, ho voluto sfruttare e spiegare tali coincidenze inserendo nella storia il potere intimidatorio dell’Armata del Terrore e l’intervento diretto di Demetra per sbloccare la situazione.