SAINT SEIYA CHRONICLES:
SOUL OF BERSERKER

 

CAPITOLO S.35

 
Astrabaco: Tu sei Perialla, la Pizia di Delfi!
Gold Saint dei Gemelli (un attimo prima di svenire): Come devo dirvelo che non sono… Ahh!
Stelios: Cosa succede? Lo spazio intorno si sta distorcendo!
Amazzone del Chakram (comparendo da dietro una colonna): Ha! Ha! Ha! È solo il labirinto creato da mia sorella che sta per svanire. Non appena le darò il colpo di grazia saprò dove ha nascosto Mishima!
Astrabaco: Tua sorella…?! Ma allora sei tu Perialla?
Amazzone del Chakram (togliendosi la maschera): E basta con questo ritornello! Sì, sono io Perialla!
Demarato (comparendo all’interno del tempio grazie al Sekishiki Meikai Ha): Ah! L’avevo detto che eri tu!
Astrabaco: Figlio mio!
Demarato (con una smorfia): Non osare chiamarmi in quel modo, Astrabaco! Ricordi? Alla tredicesima casa, dopo che quel bronzino è scomparso insieme allo Scettro, ho scelto di risparmiarti la vita, ma ti avevo avvertito che la prossima volta che ci saremmo incontrati ti avrei ucciso con le mie stesse mani. E quel giorno finalmente è giunto!
Astrabaco: Da quello che ricordo io, il tuo unico scopo nell’unirti all’armata di Ares era quello di riconquistare il trono di Sparta. Vedo però che il potere di Ares ti ha corrotto e ci hai preso gusto a partecipare alle sue guerre.
Demarato: Ti sbagli. Il mio intento non è affatto cambiato. Atene è stata di nuovo conquistata e dopo Platea, raderemo al suolo il Peloponneso, fino a raggiungere Sparta. Però è vero, ci sono altre motivazioni che mi muovono. Sono rimasto insieme all’esercito di Mardonio anche per chiudere tutti i conti lasciati in sospeso nella terra di Grecia. Ora preparati!
Astrabaco (avvicinandosi a Stelios e mettendosi schiena contro schiena): Bene, giovane Saint. È giunto il momento di mostrare tutto il tuo valore!
Demarato (a un lato della stanza, in direzione di Astrabaco): MEIDO INDO!!!
Perialla (dall’altro lato della stanza, lanciando l’arma in direzione di Stelios): SCARLET CHAKRAM!!!
Stelios si getta di lato. Astrabaco, mentre cerca di contrastare la tecnica di Demarato, viene colpito alla schiena dal chakram di Perialla e così, perdendo la concentrazione, viene in pratica investito in pieno da entrambe le tecniche.
Astrabaco (prima di crollare a terra privo di sensi): BUUARGHH!!!
Demarato: Bella mossa, bronzino. Hai sacrificato il tuo compagno per salvarti la pelle. Ora però sei rimasto da solo, completamente alla nostra mercé.
Proprio in quel momento si materializzano nella stanza anche il Gold Saint della Vergine e quello dello Scorpione. Anche Eschilo, come Ditirambo, a malapena indossa qualche frammento della sua Gold Cloth.
Demarato: Ah! Guarda un po’ chi si rifà vivo…
Ditirambo: Demarato, dopo aver percepito il tuo cosmo non potevo perdere l’occasione di concludere il duello che abbiamo lasciato in sospeso.
Demarato: Non aspettavo altro, Ditirambo!
Ditirambo (guardandosi attorno): Ma… Stelios, sei l’ultimo dei nostri rimasto in piedi e con ancora l’armatura intatta?! Ohhmm! Grande sorpresa!
Eschilo: Allora sono vere le voci che girano sul tuo conto! Lascia che ti diamo una mano in questo scontro. Per noi sarebbe un onore!
Stelios: Io a dire il vero…
Gold Saint dei Gemelli (riacquistando i sensi e rialzandosi): Giovane ragazzo, sei stato bravo ad arrivare fino a qui. Ora, lascia il resto a noi.
Stelios (retrocedendo): S-sono tutti vostri! Non fate complimenti, davvero!
Eschilo (osservando meglio la Gold Saint priva di maschera): Perialla, lo sapevo che eri tu!
Gold Saint dei Gemelli: Che palle! Il mio nome è Ianeira, sono la sorella gemella di Perialla. Perialla è quell’Amazzone Berserker laggiù!
Perialla (levandosi la maschera): Ehilà!
Ditirambo: Ohhmm! Grande sorpresa!
Eschilo: Perialla, ti ricordi di me? Molti anni fa ero novizio presso il tempio di Demetra a Eleusi, dove tu eri Sacerdotessa. Fu Cleomene a procurarmi la ferita sulla schiena che tu mi curasti, salvandomi la vita.
Demarato: Cos…?! Eri tu quel ragazzino?
Ditirambo: Ohhmm! Grande sorpresa!
Eschilo: Sì, ero io. E ricordo che tu, Demarato, non facesti nulla per fermare la mano di Cleomene.
Demarato: Ehi, non prendertela con me! Guarda che è grazie a me se quella volta Cleomene non ha messo a ferro e fuoco l’intera città. Diavolo, è proprio destino che oggi debba incontrare tutti quelli che ce l’hanno con me…
Perialla (rivolto a Eschilo): Sì, mi ricordo di te. E con questo?! Cosa vuoi da me?
Eschilo: Ma io…
Ianeira: Insomma, sorella, si può sapere che ti è preso? Eravamo tutti preoccupati da quando dieci anni fa non hai più fatto ritorno da Sparta.
Demarato: Aspetta un attimo. Perialla, non sei mai più tornata a Delfi?! Ma non avevi detto che se tu non fossi tornata, tua sorella doveva diffondere la notizia che io ti avevo ucciso per vendetta e io così avrei rischiato di non ottenere mai più il trono? Ma allora io cosa non ti ho uccisa a fare?
Perialla: Eravamo anche d’accordo che tu avresti ucciso Cleomene.
Demarato: E così ho fatto. O per meglio dire… non l’ho ucciso direttamente, d’accordo, ma grazie ad Alfeo gli ho scombussolato un po’ il cervello e l’ho portato al suicidio.
Perialla: E io ti ripeto che hai fallito. All’ultimo momento è riuscito a recuperare in parte il senno e così l’ho dovuto finire io.
Stelios: Strano. Eppure, quando l’ho lasciato, sembrava che si stesse facendo a fettine per bene.
Demarato: Che cosa?! Eri tu l’ilota al quale Cleomene ha sottratto il coltello?!
Ditirambo: Ohhmm! Grande sorpresa!
Ianeira: Puoi stare tranquillo, Demarato. Invece di diffondere voci in giro, ho preferito cercare vendetta con le mie stesse mani. Dopo aver cercato a lungo mia sorella, negli ultimi anni sono diventata sacerdotessa presso il tempio di Demetra a Eleusi, come lo fu Perialla tanti anni fa, e lì ho iniziato un duro allenamento, grazie al quale ho ottenuto l’armatura di Gemini. Sono entrata nell’esercito greco proprio per vendicarmi di te, Demarato. Non sospettavo però che mia sorella fosse ancora viva e vegeta e per giunta militante tra le file dei Persiani.
Eschilo: Un attimo… Ma quindi tu e Ditirambo, entrambi frequentatori negli ultimi anni del tempio di Demetra, vi conoscevate già e lui sapeva perfettamente quale era la tua vera identità?
Ianeira: Proprio così! L’ho pregato però di non diffondere in giro simili informazioni e così è stato.
Eschilo: E ora noi tutti, che abbiamo così tanto incrociato i nostri destini nel passato, ci riuniamo, guarda caso, all’interno di un tempio dedicato proprio a Demetra Eleusina?
Ditirambo: Ohhmm! Grande sorpresa!
Demarato (comunicando telepaticamente): B-bastardo… Approfittando di tutte queste chiacchiere e di queste coincidenze, con quel tuo “ohhmm” mi hai tolto tutti e cinque i sensi!
Ditirambo (comunicando sia a voce che telepaticamente): Finalmente ci sei arrivato! Ohhmm! Grande sorpresa! E con questo saluta anche il tuo sesto senso! Sono giunto fin qui, Demarato, con l’ardente desiderio di saldare i conti con te. Ma ora che ti vedo, mi rendo conto che per te non provo più nulla. Mi sei totalmente indifferente. E quindi non meriti nessun trattamento particolare da parte mia. Sei solo un nemico da abbattere nel modo più semplice possibile. In fin dei conti devo ringraziare proprio te se ho raggiunto la pace dai miei tormenti. Quando, lungo il sentiero dell’Anopia, mi hai strappato dall’ultimo legame che avevo con gli spiriti dei miei amati corvi, mi hai lasciato come un guscio vuoto. Solo allora sono stato in grado di poter accogliere dentro di me gli insegnamenti della Grande Madre e di raggiungere l’illuminazione. È grazie a te se sono diventato il Gold Saint della Vergine.
Demarato (comunicando telepaticamente e reggendosi in piedi a stento): Vuoi giocare sporco, Ditirambo? Nessun problema, mi inviti a nozze. Non dimenticare che anche Perialla è un Berserker dell’Armata del Terrore. Con lei vicina non potrai mai sferrare un vero attacco e io posseggo ancora il mio settimo senso, con il quale potrò eliminarti senza problemi. Avrei preferito un duello leale, ma tu non mi lasci scelta. Ora assaggerai la mia tecnica più pot…
Ditirambo: TENKŪ HAJA CHIMI MŌRYŌ…
Ditirambo richiama gli spiriti di tutti i suoi vecchi corvi, che investono Demarato distruggendogli l’armatura e lacerandogli le carni.
Ditirambo: Ed è sempre grazie a te e alle scelte a cui mi hai portato, se sono entrato in contatto con gli spiriti dei miei corvi a un livello superiore…
Demarato (comunicando telepaticamente): Come… come è possibile? Non dovresti essere in grado di attaccarmi!
Ditirambo: Silenzio, Berserker. Per te è finita! Ora, miei corvi! Il colpo di grazia!
Demarato: UAAARGGHHH!!!
Demarato vola a terra, privo di vita.
Perialla: Ma come…?!
Dal fondo della sala si odono dei passi. Dalla penombra emerge una figura rivestita di una lucente armatura dorata.
Eschilo: Questo incredibile cosmo… Sembra… quello di un dio…
Ianeira: Ma quella… quella è…
Demetra: Eccomi a voi, figli miei. È giunto il tempo del raccolto.
Stelios: Ma… Siamo in Agosto. Il raccolto sarebbe già iniziato.
Demetra: Vuoi che non lo sappia?! Ovviamente era una metafora. Non rovinarmi il momento, ragazzo.
Stelios: Mi perdoni. Rifaccia pure dall’inizio.
Demetra torna indietro di alcuni passi.
 
Continua a S.38

 
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NOTE

In capitolo si incrociano tra loro numerose sottotrame.
Ricostruiamo un po’ il tutto:

- “Ricordi? Alla tredicesima casa, dopo che Ban è scomparso insieme allo Scettro, ho scelto di risparmiarti la vita, ma ti avevo avvertito che la prossima volta che ci saremmo incontrati ti avrei ucciso con le mie stesse mani.” --> In pratica viene così descritto l’esito dello scontro tra Astrabaco e Demarato in seguito alle vicende narrate nel capitolo 2x4.55 (in “Lambda”, nel terzo volume cartaceo di Bronzini Sfigati).

- “Da quello che ricordo io, il tuo unico scopo nell’unirti all’armata di Ares era quello di riconquistare il trono di Sparta.” --> vedi dialogo con Eforo1 (Astrabaco) nel capitolo F.13 di “First Blood”, i dialoghi con Alfeo e Ares nei capitoli F.14 e F.16 di “First Blood” e il già citato capitolo 2x4.55 di “Lambda”
 
- “Sono rimasto insieme all’esercito di Mardonio anche per chiudere tutti i conti lasciati in sospeso nella terra di Grecia.” --> come viene accennato anche nel capitolo 2x4.53 di “Lambda”
 
- Proprio in quel momento si materializzano nella stanza anche Ditirambo ed Eschilo. --> Per sapere da dove arrivano vedi capitolo S.27 di questa stessa storia. Se non l’hai già letto, attendi di arrivarci provando in seguito altre biforcazioni della storia!
 
- “Giovane ragazzo, sei stato bravo ad arrivare fino a qui. Ora, lascia il resto a noi.” --> Questa è la prima di una lunga serie di citazioni prese dagli episodi di Saint Seiya Omega (prima e seconda stagione) dove compaiono i personaggi di Paradox e Integra. La frase esatta, pronunciata in originale da Integra e presente nella seconda metà dell’episodio 75, terminerebbe per l’esattezza con “lascia il resto a me” ed è rivolta a Ryuho.
Le altre citazioni le lascio scoprire a voi… soprattutto se più interessanti di questa…
 
- Gold Saint dei Gemelli: Che palle! Il mio nome è Ianeira, sono la sorella gemella di Perialla. --> “Ianeira” è uno dei pochissimi nomi (insieme ovviamente a quelli ad esempio di Ban e di Mishima) che non ho tratto da libri storici, fumetti, romanzi o altro che riguardi le guerre persiane. In pratica il personaggio della sorella gemella dell’oracolo di Delfi è totalmente di mia invenzione. Il nome “Ianeira” l’ho scelto per due motivi. Il primo è l’iniziale “I”, in modo da imitare (insieme alla “P” di Perialla) le iniziali delle due Gemini in Saint Seiya Omega. Il secondo motivo… per non fare troppi spoiler lo vedremo in una delle note di un altro capitolo…
Nonostante la somiglianza dei nomi, Ianeira non ha niente a che fare con il personaggio di Dejaneira, fanciulla che compare in “La mini grande avventura a bivi di Ichi”.
 
- "Fu Cleomene a procurarmi la ferita sulla schiena." --> Come già detto, è accaduto nel primo capitolo di “First Blood”
 
- Demarato: Aspetta un attimo. Perialla, non sei mai più tornata a Delfi?! Ma non avevi detto che se tu non fossi tornata, tua sorella doveva diffondere la notizia che io ti avevo ucciso per vendetta e io così avrei rischiato di non ottenere mai più il trono? --> vedi capitolo F.13 di First Blood
 
- Perialla: E io ti ripeto che non l’hai fatto. All’ultimo momento è riuscito a recuperare in parte il senno e così l’ho dovuto finire io. --> vedi la parte finale del capitolo F.15 di First Blood
 
- Quando, lungo il sentiero dell’Anopia, mi hai strappato dall’ultimo legame che avevo con gli spiriti dei miei amati corvi --> vedi capitolo 2x4.35 (Lambda).
In pratica un po’ quello che fece Camus con Hyoga, inabissando la nave dove giaceva la madre (ma giusto un po’…)