SAINT SEIYA CHRONICLES:
SOUL OF BERSERKER

 

CAPITOLO S.30

 
Nel frattempo…
Santippo: BLAST WIND IMPULSE!!!
Senagora (sbalzato via dal colpo): AAHH!!!
Santippo: Reagisci, dannato!
Ermolico: Cosa pensi di ottenere ricevendo in pieno le nostre tecniche senza difenderti?
Senagora (rialzandosi): Voglio solo capire fin dove si può spingere il vostro odio nei miei confronti e, prima di affrontarvi come vostro nemico, scontare qualsiasi colpa voi riteniate io debba pagare.
Ermolico: Ci prendi in giro? Vuoi fare la vittima?
Senagora: Sono addolorato per la ferita all’occhio sinistro che ti ho inflitto, Ermolico. Ci penso ogni giorno. Quello che però non comprendo è come possiate provare tanto risentimento per un incidente avvenuto durante un allenamento. Sono stato avventato, imprudente e tante altre cose, ma è pur vero che sono cose che capitano. Non pretendo che siamo ancora amici, ma tutta questa rabbia…
Ermolico: Ora lo ammazzo…
Santippo (trattenendo Ermolico con una mano): Fermati, Ermolico. Senagora, possibile che tu sia così stupido? È vero, gli incidenti capitano, ma mi sembra di ricordare che ti abbiamo chiesto più volte di liberarti di quell’arma berserker che hai trovato lungo il Cefiso. Mentre stavate lottando, Ermolico nemmeno si era reso conto che tu lo stessi utilizzando.
Senagora: Io… pensavo lo sapesse… Vi ho detto più volte che avremmo avuto molto da imparare sui nostri avversari conoscendo il funzionamento delle loro armi e provando ad utilizzarle durante gli allenamenti.
Ermolico: Sei un imbecille. Tu non hai tradito il Santuario quando hai indossato la sarkr, ma il giorno stesso in cui hai raccolto da terra quel tirapugni artigliato. Sofane ti ha inquadrato bene fin dal primo momento.
Senagora: D’accordo. Se il vostro intento non è soltanto quello di bullizzare un vostro vecchio compagno, ti propongo, Ermolico, di vedertela tu da solo con me per chiudere i nostri vecchi conti.
Ermolico: A me sta bene!
Santippo: Sta bene anche a me. Ho cose più importanti a cui pensare, ora. Mentre parlavamo, ho adocchiato un gruppo di Ioni che ha tutta l’intenzione di passare dalla nostra, ma, a quanto pare, sono stati privati delle armi e necessitano il mio aiuto. Mi chiedo perché l’ala destra ci stia mettendo così tanto ad arrivare…
Santippo si allontana, lasciando Ermolico e Senagora da soli.
In quel momento i due notano alcune strane farfalle volare sopra di loro.
Senagora: Quelle sono Fairy, le farfalle del mondo della morte. Qualcuno ci sta osservando dall’oltretomba…
Ermolico: Non facciamoci distrarre. Fatti sotto e, mi raccomando, non trattenerti.
Senagora: D’accordo, come desideri. BAGH NAKH ÉLIOR, SQUARCIA!!!
L’attacco di Senagora è fulmineo e solo per un soffio Ermolico riesce a parare con i bracciali della cloth il pugno desto di Senagora, diretto al suo volto. Pochi istanti dopo i bracciali finiscono in frantumi.
Ermolico: Sul serio? Volevi davvero strapparmi via l’ultimo occhio rimastomi?
Senagora (indietreggiando imbambolato): N-no… non volevo colpire in quel punto. Il bagh nakh si è mosso da solo…
Ermolico: Sei incredibile…
Senagora (gettando a terra il bagh nakh): Ora basta. Ti dimostrerò che non dipendo da questo affare.
Ermolico: Per quanto mi riguarda potevi anche continuare a tenerlo. Non mi aspetto più nulla da te.
Senagora (liberandosi della sarkr): No, non capisci. Quello che ti propongo è riprendere il nostro vecchio duello da dove lo avevamo interrotto, come due semplici lottatori.
La sarkr va a unirsi al bagh nakh nella forma di un totem con le sembianze di un antico guerriero pronto ad artigliare un nemico.
Ermolico (liberandosi della cloth): Se proprio ci tieni… In effetti l’idea non mi dispiace. Non ho mai amato particolarmente le tecniche da Saint basate sul cosmo. Mi esprimo molto meglio nella lotta e nel pancrazio nella loro forma più pura.
Senagora: Almeno su questo ci siamo sempre trovati d’accordo.
Ermolico: Niente uso del cosmo. In nessuna forma.
Senagora: D’accordo. Fatti sotto.
I due giganti si preparano al combattimento fronteggiandosi con le braccia protese, studiandosi l’un l’altro per cogliere la prima occasione per entrare nella guardia altrui. Ermolico apre le danze tirando una serie di calci, di jab e di diretti per provocare l’avversario, provando a scardinare la sua guardia senza lasciarlo avvicinare troppo. I colpi del Saint vengono tutti parati da Senagora senza troppi problemi e senza lasciare alcuno spiraglio al nemico.
Senagora (mentre para un altro allungo): E questi li chiami degli attacchi? Spero davvero tu non voglia credere di potermi sfiancare con simili strategie…
Ermolico (mentre tira un calcio): Io spero invece che tu non voglia sfiancarmi ciarlando durante tutto l’incontro. Cerchiamo di non fare la fine di quei manga in cui i personaggi riescono inverosimilmente a partorire pipponi assurdi mentre tirano semplicemente un calcio.
Ermolico, con un’altra serie di calci, si avvicina troppo all’avversario, lasciando scoperto il fianco destro.
Senagora: Parlo quanto mi pare. E ora ti mostro anche cos’è un vero calcio!
Senagora colpisce Ermolico con un possente calcio circolare sinistro, puntando dritto al suo fegato. Ermolico afferra prontamente con la destra la gamba dell’avversario, per poi avvinghiare la coscia da sotto con il braccio sinistro.
Ermolico: Ci sei cascato come al solito. Non sei cambiato per niente.
Ermolico, tenendo ben salda la presa, solleva l’avversario di peso e cade insieme a lui, puntando con la propria spalla a schiacciare sotto di sé lo sterno dell’avversario. Mentre ancora è in volo, Senagora riesce però a spostarsi sulla destra, quel tanto che basta per cadere sul fianco e riuscire ad avvinghiare la schiena del Saint. Le gambe di Senagora si incrociano saldamente sullo stomaco di Ermolico, immobilizzando nella morsa anche il suo arto sinistro. Allo stesso tempo, anche le braccia si avvinghiano al nemico, iniziando a strangolarlo con una presa mata leao.
Senagora: Se tu che non sei affatto cambiato!
Ermolico prova dapprima a menare dei goffi pugni all’indietro con il braccio libero, poi con lo stesso infligge alcune gomitate a Senagora, ma i suoi tentativi non sembrano in alcun modo riuscire a liberarlo dalla stretta, ormai completamente sigillata. Quando per il Saint sembra ormai tutto perduto, Senagora effettua una capriola all’indietro, liberando l’avversario.
Ermolico (rialzandosi tossendo): Perché l’hai fatto? Perché mi hai lasciato andare?
Senagora (alzandosi in piedi): Non preoccuparti, voglio solo verificare una cosa. Ricominciamo.
Con rabbia, Ermolico si getta sull’avversario, sferrando una serie di montanti a breve distanza.
Senagora (mentre si difende dai montanti): Vedo che la rabbia ti ha reso più sicuro di te, ma ho paura che il risultato rimarrà invariato. Ma cos…
Ermolico entra nella guardia di Senagora, lo afferra per la nuca con la sinistra e, lavorando con l’altro braccio e con le gambe, cerca un modo per proiettare l’avversario a terra. Senagora inizialmente prova alcune contromosse per ribaltare la situazione, ma la tecnica di Ermolico risulta nettamente superiore e al Berserker non resta altro che arretrare in posizione china per liberarsi. Il Saint approfitta della situazione per assestargli alcune ginocchiate alla bocca dello stomaco, poi, non appena l’avversario, ormai libero, è alla giusta distanza, carica con tutto il corpo un potente gancio destro. Senagora, però, si è già ripreso e riesce ad afferrare con la mano sinistra il pugno di Ermolico, stritolandogli le dita. Il Saint si china per il dolore, incontrando con il mento un uppercut destro di Senagora, che lo fa volare a terra.
Senagora: Questo non va bene, dannazione! Rialzati, su! Ricominciamo.
Ermolico (rialzandosi lentamente, frastornato): …

Continua a S.36
 
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NOTE

- Ermolico (liberandosi della cloth): Se proprio ci tieni… In effetti l’idea non mi dispiace. Non ho mai amato particolarmente le tecniche da Saint basate sul cosmo. Mi esprimo molto meglio nella lotta e nel pancrazio nella loro forma più pura. --> In Erodoto IX, 105, Ermolico viene descritto proprio come un campione di pancrazio. Il pancrazio era un antico sport in cui si faceva sfoggio di “tutta la forza”, come indica il nome (pân=tutto; krátos=forza). Nel pancrazio era ammessa qualsiasi tecnica a mano nuda, mescolando il pugilato e la lotta. La disciplina moderna che oggi più si avvicina al pancrazio è probabilmente il “vale tudo”.